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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Chi è il Padre

Titolo originale: Chi è Dio Padre [di Yuri Leveratto]

Nel celebre “Dialogo con Trifone”, il filosofo Giustino, ancora non convertitosi a Cristo, risponde così alla richiesta di definire Dio: “Ciò che permane sempre identico a se stesso e che è la causa dell’essere di tutte le altre realtà, questo è Dio”. 

In seguito Giustino si è convertito a Cristo ed è diventato uno dei più acuti difensori della rivelazione divina in Gesù Cristo. 
Innanzitutto bisogna ricordare che Gesù Cristo ha rivelato che Dio, pur essendo unico è anche trino. Gesù Cristo ha rivelato la meravigliosa e splendente Trinità. 
Per Trinità si intende che Dio sia unico, e che unica sia la sua “sostanza”, ma che essa sia presente in tre persone, distinte tra di loro. Queste tre persone non sono tre aspetti della stessa Divinità, ma sono tutte e tre Dio. Queste tre persone sono: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. 
Secondo questa credenza pertanto, il Padre non è il Figlio; il Figlio non è lo Spirito Santo e lo Spirito Santo non è il Padre, ma tutti e tre sono allo stesso tempo, Dio. Vi sono molti versi biblici che indicano che i primi cristiani credevano nella Trinità. A tale proposito rimando al mio articolo dove li ho citati. (1) [link mancante anche nell'articolo originale].

La definizione che Giustino diede di Dio non è errata, ma entriamo nell'argomento supportandoci con citazioni bibliche. In questo modo capiremo che visione di Dio avevano gli ebrei che scrissero la Bibbia. 

In prima analisi la Bibbia attesta che Dio è eterno. 
Salmi (90, 2):
Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, o Dio.
Salmi (102, 27): 
Essi periranno, tu rimani; si logorano tutti come un vestito, come un abito tu li muterai ed essi svaniranno.

Dio non ha prinicipio ne fine. Esisteva prima del tempo e creò il tempo in un certo momento dell’eternità. E’ un essere che esiste eternamente, e per lui il passato, il presente e il futuro sono un istante nel tempo. Dio vive nell’eternità. Sempre è stato e sempre sarà. 
Dio è onnipotente.
Geremia (32, 17):
Ah, Signore Dio, con la tua grande potenza e la tua forza hai fatto il cielo e la terra; nulla ti è impossibile.
Geremia (32, 27): 
Ecco, io sono il Signore, Dio di ogni essere vivente; c’è forse qualcosa di impossibile per me?

Dio può fare qualsiasi cosa, conseguentemente alla sua natura buona e giusta.  Dio non può fare il male, in quanto Egli è giusto. 
Habacuc (1, 13):
Tu dagli occhi così puri che non puoi vedere il male e non puoi guardare l’oppressione, perché, vedendo i perfidi, taci, mentre il malvagio ingoia chi è più giusto di lui?

Non può mentire.
Lettera a Tito (1, 2):
Nella speranza della vita eterna – promessa fin dai secoli eterni da Dio, il quale non mente.

E’ sempre Fedele a se stesso.
(Seconda Lettera a Timoteo 2, 13): 
Se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.

E’ onnisciente.
Geremia (23, 23-24): 
Sono forse Dio solo da vicino? Oracolo del Signore. Non sono Dio anche da lontano? Può nascondersi un uomo nel nascondiglio senza che io lo veda? Oracolo del Signore. Non riempio io il cielo e la terra? Oracolo del Signore.
Proverbi (15, 3):
Lui sa esattamente tutto quello che succede nell'istante che succede e lo sa con esattezza e in modo completo. Non necessita di nessun insegnamento. Non ha bisogno di nessun maestro, consigliere, o informazione. Sa tutto ciò che si può sapere. 

E’ onnipresente.
Salmi (139, 7-12): 
Dove andare lontano dal tuo spirito? Dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in cielo, là tu sei; se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell’aurora per abitare all'estremità del mare, anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra.
Se dico: «Almeno le tenebre mi avvolgano e la luce intorno a me sia notte», nemmeno le tenebre per te sono tenebre e la notte è luminosa come il giorno; per te le tenebre sono come luce.
Atti degli Apostoli (17, 27-28):
Perché cerchino Dio, se mai, tastando qua e là come ciechi, arrivino a trovarlo, benché non sia lontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: “Perché di lui anche noi siamo stirpe”.

E’ l’unico Dio vivo e vero. Dio vive.
Vangelo di Matteo (16, 16): 
Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

Dio è vero.
Prima Lettera ai Tessalonicesi (1, 9): 
Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero.

Ugualmente all’uomo Dio vede, ascolta, parla, sente e agisce. Però malgrado ciò, Dio non può essere visto. Egli è Spirito e può pertanto, essere presente in ogni luogo allo stesso tempo.
Vangelo di Giovanni (4, 24): 
Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità.

Oltre ad aver creato l’universo Dio lo amministra, lo sostiene. Vediamo a tale proposito questo passaggio della Lettera ai Colossesi (1, 16-17): 
Perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono.

E’ la logica stessa che prova che Dio ha creato questa terra e continua amministrandola. Infatti l’uomo dipende per completo dalla terra per il suo sostentamento. L’uomo ha bisogno di aria, di acqua, di luce solare e di piante. Senza questi elementi funzionanti l’uomo perirebbe in poco tempo. Inoltre la vita non appartiene all’uomo, pertanto l’uomo non è il Signore della vita.
Dio ha creato le leggi naturali che reggono il mondo, vediamo a tale proposito due passaggi della Genesi e uno del libro di Neemia. 
Genesi (1, 14): 
Dio disse: «Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni».
Genesi (1, 29-30):
Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. 
Neemia (9, 6): 
Tu, tu solo sei il Signore, tu hai fatto i cieli, i cieli dei cieli e tutto il loro esercito, la terra e quanto sta su di essa, i mari e quanto è in essi; tu fai vivere tutte queste cose e l’esercito dei cieli ti adora.

Oltre a ciò Dio è il nostro redentore, il nostro liberatore, il nostro Salvatore. 
La natura perfettamente giusta di Dio Padre gli impedisce di non occuparsi del peccato degli uomini. Ognuno di noi umani, essendo peccatori meriteremmo un castigo eterno per i nostri peccati contro il Padre. Ma Egli, essendo perfettamente buono, ha deciso di inviare suo Figlio sulla terra con lo scopo di soffrire per i nostri peccati, al posto nostro. A tale proposito leggiamo questo celebre passaggio del Vangelo di Giovanni (3, 16-17): 
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

In ultima analisi Dio è il nostro giudice ultimo. Vediamo a tale proposito alcune citazioni bibliche.
Apocalisse (20, 12): 
E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati secondo le loro opere, in base a ciò che era scritto in quei libri.
Lettera ai Romani (14, 12):
Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio.
Vangelo di Matteo (12, 36-37): 
Ma io vi dico: di ogni parola vana che gli uomini diranno, dovranno rendere conto nel giorno del giudizio; infatti in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato.
Seconda Lettera ai Corinzi (5, 10): 
Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male.
Vangelo di Matteo (25, 32): 
Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre.

Dio ci giudicherà per mezzo di Gesù Cristo. 
Atti degli Apostoli (17, 30-31): 
Ora Dio, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, ordina agli uomini che tutti e dappertutto si convertano, perché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare il mondo con giustizia, per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti.

Autore: Yuri Leveratto
Tratto da: Blog di storia

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