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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Come si sta con Dio?

Precedentemente ho affermato che per neutralizzare la forza della tentazione devi imparare a stare con Dio. Ora pongo una domanda: come si sta con Dio?
La disposizione fondamentale che Egli richiede da te è l’umiltà vera e sincera; l’umiltà ti fa sentire bisognoso di un sostegno per cui cerchi sempre nella meditazione di conoscere la volontà di Dio.
Per conoscere devi credere, per cui la seconda disposizione dello spirito è la fede; la fede ti dice come tu nel tuo quotidiano devi amare Dio e il prossimo. La fede quindi ti porta alla carità; l’amore è il dono di sé, il che comporta rinunzie e sacrifici a volte non indifferenti, per cui la forza per perseverare nell’amore specialmente nei momenti difficili ti viene data dalla virtù della speranza della vita eterna, dove finalmente potrai amare senza soffrire più.
La preghiera assidua e fiduciosa costituisce l’anima della tua unione con Dio; la preghiera è efficace sempre perché ti tiene unito a Cristo come il tralcio alla vite e la sua linfa divina fluisce in te. Non pensare che se non hai i doni soprannaturali sei lontano da Dio, o sei un cristiano a scartamento ridotto. Se tu vuoi sapere quello che sei al cospetto di Dio, esamina le tue opere nella tua meditazione.
San Giacomo dice: mostrami la tua fede senza le opere ed io mediante le mie opere ti farò vedere la mia fede. I doni straordinari non sono un segno della santità, sono una forza particolare per compiere un determinato servizio alla Chiesa.
Un esorcista mi diceva: tutti noi abbiamo la salute fisica logorata perché quando cacciamo via un demonio, si scatena contro di noi.
San Antonio diceva: è molto duro avere il dono dei miracoli perché le malattie che io guarisco vengono dentro di me.
Il dono consiste sopratutto nella forza per sopportare sofferenze che la natura umana non può sopportare.
Ti consiglio di stare alla larga dai fenomeni soprannaturali perché è difficile per te verificare come veramente stanno le cose. Ti faccio un esempio: ho sentito a radio Maria una intervista a una veggente, l’intervista era fatta da padre Livio. Una domanda era questa: quale è la prova che ti appare veramente la Madonna? Ha risposto: la mia santità è la prova della verità delle apparizioni, e ha ripetuto questa risposta diverse volte sempre con un tono della voce molto forte. Io penso che si sia espressa male, sono certo che il suo padre spirituale le ha detto che le apparizioni e locuzioni non le danno la santità gratis et amore. La Madonna appare e opera quando vuole e come vuole, è Lei che appare, è Lei che parla; il veggente è solo uno strumento per comunicare al Vescovo quello che ha visto e sentito, il Vescovo poi dopo aver verificato lo comunica alla Chiesa. Se questo procedimento è difettoso, la Chiesa non parla, non può parlare perché soltanto il Vescovo e la Chiesa hanno il dono dello Spirito Santo, il veggente è solo uno strumento della Madonna che deve trasmettere al Vescovo, qui finisce il suo compito.
Se colui che riceve i doni straordinari vuole diventare santo deve camminare sulla via della fede e della volontà di Dio esattamente come devi camminare tu e tutti quelli che vogliono amare Cristo e la sua Mamma, deve superare le stesse difficoltà e tentazioni, deve avere gli stessi dubbi e incertezze.
Sulla via del Vangelo non ci sono sconti per nessuno, tutti dobbiamo portare la croce dietro le orme del Maestro che ci dice come dobbiamo vivere la nostra testimonianza cristiana.

(Don Vincenzo Carone, catechesi XIV)

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