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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Introduci Signore, il mio cuore nella tua Legge

Il Vangelo ti presenta la religiosità e la morale Cristiana in una forma infantile, con le parabole. Gesù sa che noi ci pieghiamo facilmente alle interpretazioni che ci vengono suggerite da satana, per questo ha evitato qualsiasi dissertazione teologica non solo del Vangelo, ma di tutta la Sacra Scrittura.
Quando leggi l’Antico Testamento devi mettere te stesso al posto del popolo ebreo, perchè tu fai le stesse disubbidienze alla volontà di Dio e gli stessi peccati che facevano gli ebrei per cui i rimproveri e castighi predetti dai Profeti per il popolo santo quando diventava infedele, sono programmati anche per te in una misura e in una forma adatta alla tua vita e alla tua mentalità.
I Libri Sapienziali sono consigli pratici per la vita di ogni giorno, i Salmi sono preghiere che devono essere fatte anche da te, perchè Gesù e Maria pregavano con i Salmi, gli Apostoli e i cristiani veramente devoti di tutti i tempi pregano principalmente i Salmi e il Santo Rosario, ma non mancano brevi preghiere “personali”.
Evita perciò la falsa ubbidienza, il falso pentimento e la falsa penitenza. Dio è misericordioso e dona le sue Grazie soltanto a coloro che sono fedeli alla sua Legge in un cammino di conversione; “con il perverso Io sono astuto”, dice il Signore; astuto significa che non si lascia imbrogliare da nessuno.
Educa la tua coscienza ad ascoltare la voce del Signore, educa la tua volontà ad essere umile e fedele nel volere sempre quello che vuole Dio. Se me lo permetti ti suggerisco la preghiera dell'Imitazione di Cristo: "Introduci Signore, il mio cuore nella tua Legge e insegnami a camminare nei tuoi precetti, fa che io comprenda la tua volontà, fa che con grande riverenza e attenta riflessione, io mi rammenti uno per uno e tutti insieme dei tuoi benefici cosi che sappia rendertene degne grazie".
Il Signore Gesù ha dato a Pietro il compito di fondare e dirigere la sua Chiesa soltanto dopo che Pietro gli ha promesso di amarlo, cioè di essere ubbidiente, “su di te fonderò la mia Chiesa” - “pasci il mio gregge”. Il giuramento di ubbidire ha fatto tornare Pietro all’amore del suo Maestro e in quel momento il Signore ha ridato a Pietro tutto quello che aveva perduto quando lo ha rinnegato: è diventato il fondatore della Chiesa e ha meritato di morire in croce come il suo Maestro. Quando lo distesero sulla croce Pietro disse ai suoi crocifissori: "Non sono degno di morire come il mio Maestro, mettetemi con i piedi in alto e la testa in giù".
Queste cose le può capire soltanto chi ha realizzato un rapporto di amore profondo con Gesù.

(Don Vincenzo Carone, catechesi XXXV)

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