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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

In colloquio con Dio

Le caratteristiche delle distrazioni nella preghiera sono l’invisibilità e la spiritualità.
Pregare, latino orare, da os oris bocca, significa parlare con Dio, tu parli con Dio che non vedi e neppure senti perché quando tu chiedi qualcosa nella preghiera Dio non ti risponde.
Dio fa quello per cui tu lo preghi, è necessario quindi che la tua spiritualità sia pura, solo un cuore puro è capace di vedere Dio con gli occhi della fede.
Se il tuo spirito è oscurato dalla distrazioni, non vede il Signore, tu preghi ma la tua mente divaga nei problemi che devi risolvere.
Divaga nel ricordo di cose, persone, progetti, spesso esamini qualcosa che devi dire o fare, cosi ti stanchi di pregare Dio che è invisibile; il tuo spirito non è libero, il tuo cuore che non ama il Signore non è capace di ascoltare la voce dello Spirito Santo, per cui facilmente pensi che Dio non ti ascolta, dubiti che sia disposto ad esaudire la tua preghiera.
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”, tutti i maestri di spirito della nostra Chiesa sono concordi nell'affermare che dobbiamo chiedere con insistenza la salvezza eterna, il perdono dei peccati che non conosciamo, e soprattutto che ci liberi dalle tentazioni e dalle conseguenze del male che abbiamo fatto.
Non c’indurre in tentazione significa che chiediamo la grazia di non entrare nella tentazione con la nostra volontà, quando tu soffermi l’attenzione della tua volontà sulla tentazione che il demonio ti presenta, diventa molto difficile liberarti dall’attrazione e dalla suggestione che il demonio ti presenta, perché quando entri nella tentazione il demonio comincia a dominare la tua volontà, per questo preghiamo il Signore che ci dia la grazia di allarmare subito il nostro spirito in modo da non iniziare a considerare il pensiero, il sentimento o l’immagine che si presenta al nostro cuore; questa considerazione porta sempre a gustare l’azione peccaminosa, e quindi è cominciare a peccare. Il tuo spirito deve essere pronto ad accogliere questa grazia del Signore, il tuo cuore deve essere rivolto verso l’amore della volontà di Dio, allora la tua preghiera: non c’indurre in tentazione viene esaudita da Dio.
Se tu non ti occupi dei valori spirituali che ti vengono offerti dal cristianesimo, ti limiti a chiedere le cose di cui hai bisogno nella tua vita umana; in queste preghiere non ti distrai mai, anzi sai insistere, però non sei disposto ad accettare la volontà di Dio nel caso in cui non vuole esaudirti e facilmente la tua preghiera finisce col perdere quel poco di fede che ti era rimasto.
San Agostino dice che “liberaci dal male” significa liberaci dalle conseguenze dei peccati che abbiamo fatto.
Dopo aver ricevuto l’assoluzione dei peccati tu non pensi che le radici del male che hai fatto rimangono in te e spesso sono molto profonde. Quelle radici sono le conseguenze dei peccati: la tendenza a peccare, la fragilità della natura, il rimorso di coscienza, il desiderio di tornare al tempo prima di peccare ecc. tutte queste cose restano per cui devono diventare l’oggetto della tua preghiera e della tua penitenza, devono diventare stimolo per le opere di bene, così diventano il segno del tuo amore e della tua riconoscenza a Cristo che ti ha perdonato.

(Don Vincenzo Carone, catechesi XV)

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