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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Indulgenza plenaria

L'indulgenza è il dono di Cristo Gesù alla sua Chiesa nella Comunione dei Santi, che trova compimento nel perdono da ogni pena e da ogni conseguenza spirituale dei peccati già rimessi (in quanto alla colpa) mediante la Confessione.
E’ dottrina divinamente rivelata che i peccati comportino pene inflitte dalla santità e giustizia di Dio, da scontarsi sia in terra, con i dolori, le miserie e le calamità di questa vita e in Purgatorio, con i tormenti e le pene purificatrici. E’ da considerare che tutti gli uomini peregrinanti sulla terra ogni giorno commettono peccati almeno leggeri, di modo che tutti hanno bisogno della misericordia di Dio per essere liberati dalle conseguenze penali dei peccati.
L’Unigenito Figlio di Dio, infatti, ha procurato un tesoro alla Chiesa militante (di questo tesoro costituiscono un accrescimento ulteriore anche i meriti della Beata Madre di Dio e di tutti gli eletti) e lo ha affidato al beato Pietro, clavigero del cielo e ai successori di lui, suoi vicari in terra, perché lo dispensassero salutarmente ai fedeli e, per ragionevoli cause, lo applicassero misericordiosamente a quanti si erano pentiti e avevano confessato i loro peccati, talvolta rimettendo in maniera totale (indulgenza plenaria), e tal altra in maniera parziale (indulgenza parziale), la pena temporale dovuta per i peccati. Detta remissione di pena temporale dovuta per i peccati, già rimessi per quanto riguarda la colpa con la Confessione, con termine proprio è stata chiamata indulgenza.

La Chiesa, con intervento autoritativo dispensa al fedele debitamente disposto, il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi in ordine alla remissione della pena temporale. Il fine è non solo di aiutare i fedeli a scontare le pene del peccato, ma anche di spingere gli stessi a compiere opere di pietà, di penitenza e di carità, specialmente quelle che giovano all'incremento della fede e al bene comune”.
1. E’ capace di lucrare indulgenze chi è battezzato, non scomunicato, in stato di grazia almeno al termine delle opere prescritte.
2. Per lucrare di fatto le indulgenze, il fedele deve avere almeno l’intenzione di acquistarle e adempiere le opere ingiunte nel tempo stabilito e nel modo dovuto, a tenore della concessione. [C.D.C. CAN. 996]
3. L’indulgenza è parziale o plenaria secondo che libera in parte o in tutto la pena temporale dovuta per i peccati. [C.D.C. CAN. 993]
4. Ogni fedele può lucrare per se stesso o applicare ai defunti a modo di suffragio indulgenze sia parziali sia plenarie. [C.D.C. CAN. 994]

Nessun fedele può applicare ad altri che siano ancora in vita le Indulgenze plenarie o parziali che acquista, ma solo a sé stesso o a un defunto.
L’indulgenza plenaria può essere acquistata una sola volta al giorno, salvo in caso di morte.
L’indulgenza parziale può essere acquistata più volte al giorno, salvo esplicita indicazione in contrario.


Come lucrare l'Indulgenza plenaria.

Per acquistare l’indulgenza plenaria è necessario eseguire l’opera indulgenziata e adempiere tre condizioni.
1) - Confessione Sacramentale.
Con una sola Confessione sacramentale si possono acquistare più indulgenze plenarie.
2) - Comunione Eucaristica.
E' conveniente che la Comunione sia fatta nello stesso giorno in cui si compie l’opera. Con una sola Comunione Eucaristica si può lucrare una sola indulgenza plenaria.
3) - Preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.
E’ conveniente che la preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice sia fatta nello stesso giorno in cui si compie l’opera. Con una sola preghiera secondo le intenzioni del Sommo pontefice si può lucrare una sola indulgenza plenaria. Si adempie pienamente la condizione della preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, recitando secondo le sue intenzioni un Pater e un’Ave; è lasciata tuttavia libertà ai singoli fedeli di recitare qualsiasi altra preghiera secondo la pietà e la devozione di ciascuno verso il Romano Pontefice.
4) - Si richiede anche che sia escluso qualsiasi affetto al peccato anche veniale.

Se non si verificano tutte le condizioni richieste l’indulgenza è nulla.


Quando lucrare l'Indulgenza plenaria.

* PENTECOSTE: con la recita pubblica del Veni Creator Spiritus
* CORPUS DOMINI: con la preghiera del Tantum ergo (Adoriamo il Sacramento), recitata piamente e pubblicamente nella azione liturgica di questa solennità.
* SACRO CUORE DI GESU’: con L’Atto di riparazione al Sacro cuore di Gesù: Gesù dolcissimo, il cui immenso amore…recitato pubblicamente in questa solennità.
* 2 AGOSTO: IL PERDONO D’ASSISI: dal mezzogiorno del 1° Agosto alla mezzanotte del giorno seguente, si può lucrare una volta sola (nel giorno) l’indulgenza plenaria. Oppure, con il consenso dell’Ordinario, nella Domenica precedente o seguente (a decorrere dal mezzogiorno del sabato fino alla mezzanotte della Domenica), si può lucrare una volta sola nel giorno, l’indulgenza Plenaria.
Opera prescritta: Visita alla chiesa parrocchiale, recitando Il Padre nostro e il Credo. Applicate le condizioni richieste: Confessione – Comunione – Preghiera per il Papa – Distacco dal peccato anche veniale.
Nelle chiese parrocchiali, si può lucrare, oltre a quella del 2 Novembre, l’indulgenza plenaria altre due volte nell’anno, cioè: nella festa del Santo titolare e il 2 Agosto in cui ricorre la Porziuncola, (o Perdono d’Assisi.
* 2 NOVEMBRE: Indulgenza applicabile solo per i defunti dal mezzogiorno del giorno 1, Festa di tutti i Santi, fino alla mezzanotte del giorno 2. Opera prescritta: visita alla chiesa parrocchiale, recitando Il Padre Nostro e il Credo; oppure si può lucrare come scritto qui sotto, dall’1 all'8 Novembre facendo visita a un cimitero. Applicate le condizioni richieste: Confessione – Comunione – Preghiera per il Papa – Distacco dal peccato anche veniale.
* 1 – 8 NOVEMBRE FACENDO VISITA AL CIMITERO (Indulgenza applicabile solo ai defunti). Applicate le condizioni richieste: Confessione – Comunione – Preghiera per il Papa – Distacco dal peccato anche veniale. I fedeli che fanno visitano il cimitero e pregano, anche solo mentalmente per i defunti, possono lucrare, una volta al giorno, l’indulgenza plenaria.
* SOLENNITA’ DI CRISTO RE: con l’atto di Consacrazione del Genere umano a Cristo Re, O Gesù dolcissimo, o Redentore del genere umano, fatto pubblicamente.
* 31 DICEMBRE: con l’inno Te Deum recitato o cantato pubblicamente.
* 1° GENNAIO: con l’invocazione pubblica dello Spirito Santo e del Veni Creator Spiritus.
* OGNI VENERDI’ DI QUARESIMA: con la recita della preghiera Eccomi, o mio amato e buon Gesù.
* GIOVEDI’ SANTO: con la recita pubblica, fatta con fede, del Tantum ergo (Adoriamo il Sacramento)
* VENERDI’ SANTO: nella solenne azione liturgica, quando il fedele partecipa devotamente all’adorazione della Croce e la bacia.
* VEGLIA PASQUALE: con la rinnovazione delle Promesse Battesimali, fatta con qualsiasi formula.


Particolari Indulgenze plenarie.

* PRIMA COMUNIONE Si concede l’indulgenza plenaria ai fedeli che si accostano per la prima volta alla S. Comunione o che assistono alla pia cerimonia della prima Comunione.
* NELL’ANNIVERSARIO DEL PROPRIO BATTESIMO: rinnovando le Promesse Battesimali con qualsiasi formula.
* NELLA FESTA DEL SANTO TITOLARE: facendo visita alla chiesa parrocchiale con le preghiere prescritte…
* PRIMA MESSA DEI SACERDOTI: per il Sacerdote celebrante e per i fedeli che devotamente assistono alla medesima Messa.
* CELEBRAZIONI GIUBILARI DELL’ORDINAZIONE SACERDOTALE 25°, 50°, 60°: per il Sacerdote e se viene celebrato solennemente i fedeli che assistono a questa S. Messa, possono acquistare anche loro l’indulgenza plenaria.
* USO DEGLI OGGETTI DI PIETA’:  il fedele che devotamente usa un oggetto di pietà (Crocifisso o Croce, Corona, Scapolare, Medaglia) benedetto dal Sommo Pontefice o da un Vescovo, possono acquistare anche l’indulgenza plenaria nella Festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, aggiungendo però la Professione di Fede con qualsiasi legittima formula.
* ESERCIZI SPIRITUALI: si concede l’indulgenza plenaria al fedele che partecipa agli Esercizi Spirituali almeno per tre giorni interi.
* ALLA BENEDIZIONE PAPALE: si concede l’indulgenza plenaria al fedele che piamente e devotamente riceve sia pure via radio e televisione la Benedizione impartita dal Sommo Pontefice “urbi et orbi” alla città e al mondo.
* IN PUNTO DI MORTE: al fedele in pericolo di morte, che non possa essere assistito da un Sacerdote che gli amministri i Sacramenti e gli impartisca la Benedizione Apostolica con l’annessa indulgenza plenaria, la Santa Madre Chiesa concede ugualmente l’indulgenza plenaria in punto di morte, purché sia debitamente disposto, e abbia recitato durante la vita qualche preghiera. Per l’acquisto di tale indulgenza è raccomandabile l’uso del Crocifisso o della Croce. Questa stessa indulgenza plenaria in punto di morte può essere lucrata dal fedele che nello stesso giorno abbia già acquistato un’altra indulgenza plenaria.


Indulgenze plenarie che si possono lucrare ogni giorno.

* ADORAZIONE DEL SS. SACRAMENTO PER ALMENO MEZZORA.
* LA RECITA DEL S. ROSARIO, O CORONA FRANCESCANA, O ROSARIO BRIGIDINO.
Si concede l’indulgenza plenaria se la recita del Rosario si fa in chiesa pubblico oratorio, oppure in famiglia, in una Comunità religiosa, in una pia associazione e in modo generale quando più fedeli si riuniscono per un fine buono. Per l’indulgenza plenaria si stabiliscono queste norme:
1. E’ sufficiente la recita della sola quarta parte del Rosario; ma le cinque decadi devono recitarsi senza interruzione. 2. Alla preghiera vocale si deve aggiungere la pia meditazione dei misteri (enunziandoli secondo l’approvata consuetudine vigente).
* LETTURA DELLA SACRA BIBBIA ALMENO PER MEZZORA.
* ESERCIZIO DELLA VIA CRUCIS.
Per l’acquisto della indulgenza plenaria, valgono le seguenti norme:
1. Il pio esercizio deve essere compiuto dinanzi alle stazioni della Via Crucis legittimamente erette.
2. Per il compimento del pio esercizio si richiede soltanto una meditazione della Passione e Morte del Signore, senza che occorra fare una particolare considerazione sui singoli misteri delle stazioni.
3. Occorre spostarsi da una stazione all’altra. Se il pio esercizio si compie pubblicamente e il movimento di tutti i presenti non può farsi con ordine, basta che si rechi alle singole stazioni almeno chi dirige.
4. I fedeli legittimamente impediti, potranno acquistare la medesima indulgenza dedicando alla pia lettura e meditazione della Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo un certo spazio di tempo, ad esempio un quarto d’ora.
* OFFERTA QUOTIDIANA DEL LAVORO DELLA GIORNATA.
Il cuore generoso del Santo Padre Giovanni XXIII trovò il farmaco per evitare le sofferenze del purgatorio concedendo l’Indulgenza plenaria quotidiana a quanti vivono i propri doveri e sopportano croci di ogni giorno per amore di Gesù. Occorre inoltre recitare il Credo, il Padre nostro e una preghiera secondo l’intenzione del Sommo Pontefice. Ricordiamo che la S. Comunione e la Confessione è sufficiente farla negli otto giorni prima o dopo.


Indulgenze plenarie connesse alla preghiera del S. Rosario.
Che la Santa Sede concede ai fedeli che pregano il Rosario a determinate condizioni.

Citando il Codex Iuris Canonici, ricordiamo quanto segue.
Canone 992: l'indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, dispensa ed applica autoritativamente il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi.
Canone 993: l'indulgenza è parziale o plenaria secondo che libera in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati.
Canone 994: ogni fedele può lucrare per sé stesso o applicare ai defunti a modo di suffragio indulgenze sia parziali sia plenarie.

Le indulgenze generali concesse ai fedeli che pregano il S. Rosario.
Si concede l'indulgenza plenaria al fedele che:
• prega devotamente il Rosario in chiesa o in pubblico oratorio, oppure in famiglia, in una comunità religiosa, in una pia associazione e in modo generale quando più fedeli si riuniscono per un fine buono;
• si unisce devotamente alla recita di questa preghiera, mentre viene fatta dal Sommo Pontefice, anche se trasmessa per mezzo della televisione o della radio.
Nelle altre circostanze l'indulgenza è parziale.

Per lucrare l'indulgenza plenaria sono stabilite questa norme:
• è sufficiente la recita della sola terza parte, (dicasi quarta parte oggi, dopo l'aggiunta dei Misteri della Luce da parte di Giovanni Paolo II), ma le cinque decadi devono recitarsi senza interruzione. Alla preghiera vocale si deve aggiungere la pia meditazione dei Misteri;
• nella recita pubblica i Misteri devono essere enunciati espressamente, invece in quella privata è sufficiente che il fedele aggiunga alla preghiera vocale la meditazione dei Misteri.

Norma n° 20: come per ogni indulgenza plenaria, si richiede inoltre:
a) - il distacco affettivo da qualsiasi peccato, anche veniale.
Il soddisfacimento (anche in giorni diversi ma immediatamente precedenti o seguenti quello in cui viene recitato il Rosario) delle seguenti condizioni:
b) - la confessione sacramentale;
c) - la partecipazione all'Eucaristia;
d) - un Padre Nostro e un'Ave Maria secondo le intenzioni di preghiera del Sommo Pontefice.
(Oppure delle altre preghiere secondo la pietà e la devozione di ciascuno.)
Mancando una di queste condizioni l'indulgenza diventa parziale, salvo quanto è prescritto nelle norme 24 e 25 per gli "impediti".

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