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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Riconciliarsi nella Misericordia

Nelle rivelazioni fatte a S. Faustina Kowalska nel 1934, Gesù manifesta la sua sofferenza a causa della diffidenza degli uomini. Dal diario: «Oh! quanto Mi ferisce la diffidenza di un'anima! Tale anima riconosce che sono santo e giusto, e non crede che Io sono misericordioso, non ha fiducia nella Mia bontà. Anche i demoni ammirano la Mia giustizia, ma non credono alla Mia bontà. Il mio Cuore gioisce del titolo di Misericordia. Annuncia che la Misericordia è il più grande attributo di Dio. Tutte le opere delle Mie mani sono coronate dalla Misericordia».
Tanti uomini oggi vedono Dio come Colui che nega la felicità all’uomo o come un Dio indifferente che non si preoccupa delle sue creature, un Dio Giudice, che condanna la debolezza umana. Ma Gesù ha detto ancora a S. Faustina: «Quanto più grande è la miseria degli uomini, tanto maggiore diritto hanno alla mia Misericordia, perché desidero salvarli tutti. Scrivi che prima di venire come Giudice, spalancherò tutta la grande porta della mia Misericordia. Chi non vuol passare da questa porta, dovrà passare per quella della mia Giustizia. La sorgente della mia Misericordia è stata aperta dal colpo di lancia sulla Croce, per tutte le anime. Non ne ho esclusa nessuna. L'umanità non troverà né tranquillità né pace finché non si rivolgerà con piena fiducia alla mia Misericordia. Di' all'umanità sofferente che si rifugi nel mio Cuore Misericordioso, ed io la ricolmerò di pace». (Dal diario di S. Faustina)

E’ proprio la ferita del peccato che non permette un rapporto di fede e di fiducia filiale con Dio che invece si manifesta come il Dio che corre incontro all’essere umano prendendo Lui l’iniziativa riconciliatrice. Egli non desiste facilmente ma addirittura “insegue i peccatori su tutte le loro strade” come rivela a S. Faustina e, come Buon Pastore, lascia le novantanove pecorelle per cercare quella smarrita (cfr Matteo 18,12-14)

Ecco ancora un pensiero bellissimo che Gesù ha rivelato alla mistica suor Josefa Menèndez nel 1923:
«Anima che mi appartieni, non far caso di questo nemico crudele... quando senti la mozione della grazia, prima che incominci la lotta, ricorri al mio Cuore, chiedigli che versi una goccia del suo sangue sull'anima tua...
Vieni a Me! Tu sai dove Io mi trovo, celato sotto il velo della fede. Solleva questo velo e dimmi con tutta confidenza le tue pene, le tue miserie, le tue cadute... e non temere per il passato. Il mio Cuore lo ha sommerso nell'abisso della misericordia. La tua vita trascorsa ti renderà umile e ti sarà occasione di meriti; se vuoi darmi la maggior prova d'amore, abbi fiducia e conta sul mio perdono.
Credi che i tuoi peccati non sorpasseranno mai la mia misericordia, essa è infinita.»

Il Sacramento della Riconciliazione (La Confessione) è stato affidato alla Chiesa la sera dello stesso giorno della sua Risurrezione: “Gesù dona agli Apostoli, in virtù della forza dello Spirito Santo, il potere di riconciliare con Dio e con la Chiesa i peccatori pentiti: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi» (Gv 20, 22-23). (Giovanni Paolo II – Misericordia Dei)

(Di Maria Caterina Muggianu)
Tratto dal sito ReginaMundi.info

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