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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

A Scuola di preghiera con Padre Andrea Gasparino: "La Messa, cena del Signore" (10 video)

Nella Messa c’è lo spettatore e c’è l’attore. Lo spettatore è colui che paga un biglietto, ma non soffre un dramma. La Chiesa alla Messa non vuole spettatori, vuole attori. Sentite come parla il Concilio Vaticano II nella Costituzione sulla Sacra Liturgia: “La Chiesa si preoccupa vivamente che i fedeli non assistano come estranei o muti spettatori a questo mistero di fede. [...] Offrendo la vittima senza macchia, non soltanto per le mani del sacerdote, ma insieme con lui, imparino ad offrire se stessi, e di giorno in giorno, per la mediazione di Cristo, siano perfezionati nell'unità con Dio e tra di loro, di modo che Dio sia finalmente tutto in tutti» (Sacrosanctum Concilium, 48).
La Chiesa non ci vuole a Messa come «muti spettatori» per il semplice motivo che l’Eucaristia non è uno spettacolo da vedere, è invece un’azione da vivere. Nella Messa noi siamo i personaggi in azione, protagonisti con Cristo, tutti, dal prete all'ultimo fedele. Cristo fa la parte primaria; il prete gli impresta i movimenti, la parola, si china sul pane come ha fatto lui nella cena, gli impresta i gesti, la voce per ripetere tutto quello che lui ha fatto, tutte le parole che ha detto.
La Chiesa – dice il Concilio – si preoccupa che il fedele avverta tutto questo, perché se la Messa è solo spettacolo, se il fedele è solo spettatore e non attore, è quasi inutile che ci sia la MessaCristo non ci ha dato la Messa come spettacolo, ce l’ha data per muovere la nostra vita verso di lui. Dunque non confiniamo il prete dietro l’altare come un personaggio che agisce per conto suo. No, il prete non offre per conto suo e neppure per sola delegazione nostra, il prete è all'altare per offrire con noi e noi siamo di là dell’altare non per delegare lui, ma per offrirci con lui; noi siamo parte viva del sacrificio Eucaristico!
La Chiesa vuole che a Messa il cristiano impari a offrire se stesso. Ma... non basta Cristo che si offre per noi? Non basta il prete che ci rappresenta in certo modo davanti a Cristo e al Padre? No, dice il Concilio: tu cristiano devi anche offrire. Che valore bisognerà dare a queste parole: il cristiano «impari a offrire se stesso?». Anzitutto il cristiano ha da capire che non basta la presenza fisica per l’Eucaristia. Alla Chiesa non interessa, è troppo poco! Ci vuole una presenza motivata e convinta: non posso essere a Messa per sentimentalismo religioso, per tradizione, per curiosità, per comodo, attratto da motivi insufficienti. Il cristiano deve rendersi conto che è a Messa per offrirsi a Dio. Offrirsi a Dio! È tremendo.


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  • 1 commento:

    1. Fratello in Cristo , è veramente una grande Grazia essere invitata alla cena del Signore , credere che LUI si fa presente con la sua Parola e il suo Corpo Risorto. Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo. questa mattina dopo aver risposto all' invito del Signore di essere presente alla Sua Cena, sono andata dalla mia mamma e donandogli un regalo inaspettato , lei si è sentita amata, poi mentre tornavo a casa ,ho incontrato una creatura bisognosa chiedendogli come si sentisse , ho sentito di aiutarlo nel mio piccolo. Cristo Gesù mi guida e mi dona la sua pace. Lode e gloria al Signore. Grazie Franco per i tuoi pensieri

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