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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

La crisi non è soltanto finanziaria

Quando cominci la tua preghiera arrivano subito i suggerimenti di satana: è inutile pregare, puoi fare qualcosa di più interessante, vai a fare i capelli ecc.
Una volta che lui è riuscito a ingannarti nella preghiera, tu non hai più la volontà di fare quello che Gesù ti chiede, non lo hai incontrato nella preghiera e per questo il tuo cuore si rivolge alle cose di ogni giorno.
Tu devi amare Gesù con tutto il cuore, con tutte le tue forze, con tutto te stesso; questo amore ti fa mettere da parte tutte le preoccupazioni e ti fa continuare la preghiera.
Quando tu sei oberato dai problemi e scegli di stare un certo tempo con il tuo Signore, Egli viene in te, ti dà conforto, ti dà la certezza della Provvidenza divina, ti dà la forza di soffrire e di lottare, ti aiuta a fare la sua volontà.
Vorrei fare una precisazione: noi siamo cresciuti nel benessere, il quale non è altro che il consumo di grandi quantità di danaro per cose futili e i nostri armadi e i nostri cassetti sono pieni di cose costose che servono soltanto per il piacere di averle. Siamo abituati a confrontarci tra di noi e a comprare macchina e vestiti e ferie soltanto perché ce l’hanno gli altri, i prodotti di tutti i tipi hanno un supervalore sul mercato, siamo arrivati al punto che tutti vogliamo tutto non solo, ma lo vogliamo subito. Quelli poi che hanno molti soldi si circondano di persone e divertimenti per i quali spendono cifre astronomiche di danaro.
Il benessere senza equilibrio e senza freni ha portato il mondo alla divisione tra ricchi che vivono di cose inutili e i poveri che non hanno neppure il sufficiente per mangiare. La crisi era inevitabile, è come un pallone che viene gonfiato troppo per cui scoppia perché è vuoto di umanità, di valori umani e cristiani, abbiamo voluto avere, ma non abbiamo voluto essere uomini e cristiani, in mezzo a noi si è sviluppata l’ingiustizia, l’egoismo, la ricerca del piacere sfrenato; la vita degli uomini e delle donne senza i valori morali, senza ideali e senza i principi eterni della convivenza umana non poteva durare all’infinito.
I cristiani si sono dimenticati di Dio, non sanno più pregare, buttano nelle immondizie i figli che Dio dona loro senza farli neanche nascere. In passato il figlio era considerato un dono di Dio che bisognava custodire, si facevano volentieri tanti sacrifici per dare loro un avvenire, oggi tante donne hanno terrore della maternità e dopo il parto cadono in depressione.
La crisi terribile che aggredisce tutti con inaudita ferocia deve farci tornare a Dio e alla preghiera, dobbiamo tornare a vivere la vita come una strada che ci porta alla vita vera che vogliamo meritare con le opere buone. Dobbiamo tornare alla preghiera umile e fiduciosa, perché quello che sta succedendo non viene dalla volontà di Dio, ma è la conclusione drammatica della vita edificata sul peccato e sul materialismo. Tutti siamo colpevoli, tutti abbiamo trascurato la fede, la preghiera e l’amore. Un giorno il profeta Giona predicò la distruzione di Ninive perché i peccati erano troppi, i niniviti si convertirono, ritornarono ai valori umani e ai valori della giustizia per cui trovarono la forza di edificare una società nuova e Dio li aiutò a non lasciarsi travolgere dall’autodistruzione e a riprendere un nuovo cammino.
Ninive ci dice cosa dobbiamo fare se vogliamo uscire dalla crisi che non è più soltanto finanziaria.

(Don Vincenzo Carone, catechesi XXIII)

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