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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Domenica 12 gennaio 2014: Vangelo di Matteo (3,13-17) con meditazione

Battesimo del Signore - Anno A
"Tu vieni da me?"
In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

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MEDITA
Sono passati trent'anni dalla visita dei magi d'oriente e il piccolo Gesù è cresciuto ed è diventato un uomo. Dopo anni di nascondimento e di normalità, Gesù decide di uscire allo scoperto, di iniziare la sua missione, di rivelare il vero volto di Dio. E da dove inizia? Dopo millenni di attesa qual è la sua prima mossa? Si mette in fila con i peccatori! Sconcertante, vero? La fantasia di Dio è davvero infinita!
A volte abbiamo uno sguardo religioso talmente anestetizzato che non riusciamo più a cogliere la novità, la sorpresa e lo scandalo della rivelazione di Cristo narrata dai Vangeli. Avremmo tutti un po' bisogno di resettare il nostro sguardo per imparare a stupirci di Dio.
Dicevamo: dopo trent'anni di silenzio, Gesù figlio di Giuseppe, esce allo scoperto e sceglie come primo pulpito della sua manifestazione il fiume Giordano, dove il cugino asceta ha iniziato il ministero profetico di battezzatore. Gesù inizia da qui. E' una scelta precisa. In silenzio si mette in fila con i peccatori e persino Giovanni rimane stupito: "Ma come? Tu vieni da me? Tu ti metti in fila con i peccatori?". Mi piace questa uscita del Battista perché svela uno stupore di cui noi, purtroppo, non siamo più capaci.
Giovanni probabilmente si aspettava una prima mossa diversa, attendeva che il messia si rivelasse a Gerusalemme annunciando con un grande e solenne discorso il regno di Dio e il suo giudizio imminente; si aspettava una rivelazione potente, guarigioni di massa e miracoli a ripetizione per togliere ogni dubbio sull'identità messianica del figlio del falegname. E invece no. Gesù sceglie una via diversa, una via a cui rimarrà fedele per tutta la sua vita e che lo porterà sulla Croce. In fila con i peccatori al Giordano, crocifisso in mezzo a loro sul Calvario. E' meravigliosa questa solidarietà di Gesù con il suo popolo, con gli ultimi, con gli scartati.
La voce del Padre, quella dal cielo, conferma che Lui si riconosce in quello stile messianico, che il Figlio è la trascrizione storica del suo Volto. E il Figlio, da parte sua, dichiara che il progetto della sua esistenza è compiere ogni giustizia (v.15), cioè realizzare il piano di salvezza del Padre.
Allora coraggio, cercatore di Dio! Non affannarti a scovarlo tra le nubi del cielo o negli avvenimenti sensazionali. Cercalo dove Lui ha scelto di lasciarsi incontrare. Cercalo nelle corsie dell'ospedale dove lavori, in quell'uomo che dorme al tuo fianco e che non riconosci più come tuo marito, nella nonna ricoverata che non ti dà pace, in tua sorella che fa di tutto per sottolineare i tuoi difetti, in tuo figlio che se n'è andato senza dare ragioni, in quel professore che senza motivo ti umilia in continuazione...
Lui lo sa cosa c'è nel tuo cuore. Lui è al tuo fianco. Lui ha scelto quel posto. Cercalo lì e scoprirai che Lui ti ha già trovato.

Meditazione di don Roberto Seregni tratta da: lachiesa.it

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