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Ciascuno di noi è un messaggio che Dio manda al mondo (P. G. Vannucci OSM)

Una passo del Vangelo per te

UN PASSO DEL VANGELO PER TE

Sto ancora lì con voi, sul Golgota

Sono le undici di sera del giorno dopo e sto ancora lì con voi in preghiera, non mi era mai accaduto così intensamente. Vi confesso che anche quest'anno ho lavorato con molta fatica, ma i frutti non sono mancati, anzi (!), sono arrivati già prima dell'inizio del Cammino di Preghiera: eravate voi. Tutto è stato di un'intensità, d'una partecipazione senza pari: tutto è stato dono, tutti voi siete stati dono. Grazie.

Facemmo il primo Cammino di Preghiera per le Conversioni alla Madonna del Sasso nel pomeriggio del 2 maggio 2010: era una giornata piovosa e fresca e la pioggia battente ci accompagnò dalla partenza fin quasi al rientro; ricordo l'improvvisazione, anche maldestra, di quella prima esperienza, ricordo che nonostante avessimo gli ombrelli rientrammo al Santuario quasi del tutto fradici e che durante la Messa eravamo tutti infreddoliti. Fu però una bellissima avventura sotto la pioggia e ne facemmo dono a Dio.
Purtroppo quella fu per me anche l'occasione in cui fu messo il sigillo della separazione con due compagni di fede a me molto cari, questo è l'unico rammarico e ancora oggi ho nostalgia della loro frequentazione; ma il Signore ci dà frutti per ogni stagione, difatti poi sono arrivati molti altri compagni di fede, uomini e donne. Non so dire se sia il Signore a non volere il troppo attaccamento gli uni agli altri, oppure se sia il maligno a dividere. Naturalmente, se fosse volontà del Signore sarebbe a fin di bene poiché: "Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio" (Rm 8,28), siccome Egli fa concorrere tutto al bene di coloro che lo amano; ma questo è un altro discorso... Per la cronaca, dopo quel primo non c'è mai più stata pioggia nei 12 pellegrinaggi che si sono succeduti, lo dico però senza voler far intendere un qualche legame con le condizioni meteorologiche.
Ho fissato nel cuore tanti bei momenti: tante persone in preghiera, tanto sacrificio offerto a Dio, tanto dono, tanto entusiasmo, tanti frutti e chissà quanti invisibili..., mai però come ieri. E' una constatazione che faccio ormai da qualche anno all'indomani di ogni pellegrinaggio; è segno che la preghiera è sempre più sentita, più partecipata e più intensa.
Ieri 8 maggio 2016 è stata preghiera vera, preghiera che sgorgava dal cuore, la cui intensità ha superato ogni mia aspettativa e l'esperienza dei pellegrinaggi trascorsi. E' stata autentica comunione di preghiera con Dio e con la S. Vergine, che hanno gioito, pregato e pianto insieme a noi. Sì, c'è stata anche molta commozione, eravamo proprio piccoli tra le braccia della Madonna.
Non è stato un pellegrinaggio di gran folla, non lo è mai stato né lo sarà mai, eravamo però tutti quelli che hanno potuto rispondere alla chiamata di Dio, ne uno di più, ne uno di meno di quelli che dovevamo essere. Dunque non tutti i chiamati, ma solo quelli che, privilegiati nel ricevere questo dono, hanno potuto rispondere FIAT!
"Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero." (Mt 11,28-30).
E' una delle infinite Grazie di Cristo: portare anche "la valigia degli altri" in un sol cuore con Dio per il mezzo della preghiera, condividere gioie e dolori dell'umanità per l'avvento del Regno, è Grazia e offerta di un sacrificio gradito a Dio.
Ho trovato grandissimo conforto in tutti voi, siete stati meravigliosi. Questa è la mia paga, se ci sarà anche un resto, così come mi ha dato voi, confido me ne darà ancora Dio.
Ho ancora viva la gioia di quando vi ho visti arrivare uno, due, tre, quattro, cinque alla volta; grazie per essere venuti.
Ricordo con quanta umile attenzione avete accettato i compiti prima della partenza; grazie per la pazienza.
Ricordo il proponimento di ognuno di voi, anche di quelli che si sono emozionati nella preghiera... che cari! Dio ci vuole semplici e fragili, ma nessuno di voi si è tirato indietro per timidezza; grazie per il coraggio.
Avete compreso immediatamente che quello non era il mio, ma il vostro pellegrinaggio e ve ne siete impadroniti fin da subito: grazie per l'impegno che avete messo nella preghiera.
Ripenso ai vostri sorrisi che risplendevano sotto quel tiepido sole primaverile, grazie, ho ricevuto in dono l'immagine della bellezza: l'innamoramento di Dio sui vostri volti.
Che stupenda immagine avete dato accompagnando il Cristo, quando vi mettevate spontaneamente uno a destra e uno a sinistra della Croce a guisa di scorta, come a voler rendere onore di fronte al mondo al sacrificio del Salvatore; grazie per l'ordine spirituale con cui avete proceduto.
Ricordo la voce bellissima e il sorriso dello "scricciolo di Dio" che ha accompagnato il canto allo Spirito Santo: "Fuoco d'amore"; grazie Gloria, ci hai incantati tutti.
Ho ancora la visione di Guido mentre si inerpicava possente sul sentiero, mentre io mi fermavo a guardarlo ansimante, la sua presenza si sente anche quando è silenzioso; lo ringrazio e ringrazio anche suo cognato, umile accompagnatore UNITALSI.
Ho ancora accanto la visione di Marzia, con la quale ho pianto durante la salita la dipartita della di lei cugina Sandra e anche mia parente; grazie Marzia, siamo stati guidati dal Signore nello stesso intento senza sapere della presenza dell'uno e dell'altra; ringrazio anche suo marito, il cui nome ora mi sfugge.
Ricordo Andrea al quale vorrei stare più vicino se lui me lo consentirà, ricordo la devozione di Lina, di Immacolata (sbandieratrice eccezionale) e di Rosa, ricordo le preghiere di Nicoletta per Gloria bambina, ricordo Josella (anche lei sempre presente) e tutto il gruppo delle insegnanti che ancora non conosco per nome, ricordo la presenza discreta di Janette, ricordo la disponibilità di Roberto che sale sempre da Borgo San Lorenzo, ricordo il gruppo delle signore del negozio di erboristeria: che incanto, ricordo Franco e famiglia devotissimi, ma... (proprio ora che scrivo!) non mi vengono i nomi di tutti, vi chiedo perdono e vi ringrazio ancora, perché Dio ci nutre anche gli uni dagli altri.
Ricordo il fervore che avete messo nelle preghiere, l'immagine trasfigurata dei volti mentre ansimanti bagnavamo di lacrime e sudore il Golgota, l'intensa devozione con cui abbiamo pregato la Madonna nella cripta e le lacrime profuse a bagnare il pavimento. La vostra devozione è ciò che più mi ha appagato; ringrazio Dio di tanta grazia: di tanto conforto per la fede che avete testimoniato voi tutti, così cari a Lui.

Ricordate i voti espressi prima della partenza, che potete rinnovare con un'Ave Maria all'alba di ogni giorno, ricordate quanto poco vi è stato chiesto per ottenere così tanto! Continuate la vostra missione.
Ricordate alla Madonna le intenzioni di preghiera di tutti i partecipanti e loro stessi, io prego ogni giorno per voi.
Restate in santità invocando sempre il Nome Santissimo di Gesù Cristo.
Servo con voi in Cristo, nostra passione, Franco

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