Lo Spirito santo sa quali sono le domande opportune e gradite a Cristo e al Padre. A lui solo spetta il compito di guidare la tua preghiera, di determinarne la durata e il momento opportuno, di esortarti alla preghiera. È lui che ti ispira le parole e che ti infonde nel cuore l’ardore spirituale e lo zelo. È lui che ti pervade di afflizione e ti fa pregare con gemiti e lacrime, con un cuore spezzato, come se fosse lui stesso ad avere bisogno della misericordia del Padre e della mediazione di Cristo.
Egli grida nel cuore verso il Padre e verso Cristo con “gemiti inesprimibili” (Rm 8.26), cioè con gemiti potenti e sinceri che tu non puoi tradurre in parole, perché sorpassano l’intelligenza per il loro fervore, la loro profondità e la loro autenticità.
Affidarti allo Spirito santo equivale quindi a pregare incessantemente senza stancarti, poiché egli ti dà la forza di perseverare con fervore nella preghiera – in piedi, in ginocchio o prostrato – senza essere mai sazio.
Lo Spirito santo conosce i tuoi bisogni spirituali e sa quali sono le tue possibilità materiali quanto al tempo. Perciò, se sei timorato di Dio, egli ti accorda la pienezza della preghiera e la sua durata, in modo che la tua anima ne sia pienamente saziata, senza che tuttavia ne risentano i vari compiti e responsabilità.
Nel più breve lasso di tempo ti accorda le grazie più ricche e più preziose; e ti fa terminare la preghiera al momento opportuno. Se, invece, la tua preghiera non è guidata dallo Spirito santo, allora ne esci senza essere consolato, senza avere né la pace interiore né la gioia del cuore, come se la tua preghiera non fosse giunta all'orecchio di Dio.
Egli grida nel cuore verso il Padre e verso Cristo con “gemiti inesprimibili” (Rm 8.26), cioè con gemiti potenti e sinceri che tu non puoi tradurre in parole, perché sorpassano l’intelligenza per il loro fervore, la loro profondità e la loro autenticità.
Affidarti allo Spirito santo equivale quindi a pregare incessantemente senza stancarti, poiché egli ti dà la forza di perseverare con fervore nella preghiera – in piedi, in ginocchio o prostrato – senza essere mai sazio.
Lo Spirito santo conosce i tuoi bisogni spirituali e sa quali sono le tue possibilità materiali quanto al tempo. Perciò, se sei timorato di Dio, egli ti accorda la pienezza della preghiera e la sua durata, in modo che la tua anima ne sia pienamente saziata, senza che tuttavia ne risentano i vari compiti e responsabilità.
Nel più breve lasso di tempo ti accorda le grazie più ricche e più preziose; e ti fa terminare la preghiera al momento opportuno. Se, invece, la tua preghiera non è guidata dallo Spirito santo, allora ne esci senza essere consolato, senza avere né la pace interiore né la gioia del cuore, come se la tua preghiera non fosse giunta all'orecchio di Dio.
Tratto da "Consigli per la preghiera" di Matta el Meskin
CAPITOLI PUBBLICATI
MATTA EL MESKIN (Matteo il povero) 1919-2006.
Umile monaco eremita, fu il rinnovatore della vita monastica originale dei padri del deserto e Igumeno (Abate) del monastero di San Macario a Scete in Egitto. I suoi preziosi scritti costituiscono una guida alla preghiera sul modo di intrattenersi con Dio nell'autentica preghiera del cuore, quella preghiera che ristabilisce la confidenza dei figli che chiamano Dio “Abbà, Padre”.
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